Nel secondo focus a tema LA PRIVACY AI TEMPI DEL COVID-19 ci occuperemo di analizzare l'evoluzione in materia di strategie internazionali e di applicazioni per dispositivi mobili.
Gli eventi che stanno caratterizzando questo nostro periodo storico ci stanno dimostrando:
- che abbiamo bisogno di un costante aggiornamento e, di conseguenza, di una perenne connessione alla rete;
- che quello che scopriamo ora, stasera sarà già vecchio e domani mattina sarà preistoria;
- in un caso o nell'altro (e probabilmente, in entrambi) il fatto sostanziale è che la tecnologia smart si è impossessata di noi. E non solo di noi.
Il contesto internazionale (oggetto di questo focus) è sostanzialmente diviso tra chi sta valutando per una soluzione centralizzata o decentralizzata ma, fortunatamente, unito attorno ad un semplice concetto: facoltativa. Sì, perché la App può essere scaricata e installata solo a discrezione del proprietario del dispositivo.
L'Inghilterra sta per lanciare un'App che raccolga informazioni georeferenziate e che memorizzi i dati in un unico server (sistema centralizzato). Quest'opzione è molto discussa per il semplice fatto che, basandosi su dati GPS, la App tende ad aumentare le prestazioni del supporto con conseguente ricaduta sulla batteria.
Altro motivo di discussione è la vulnerabilità del sistema sotto attacco informatico. Negli ultimi anni questi si sono succeduti senza sosta a danno degli utenti delle maggiori piattaforme informatiche mondiali.
NHS App
Google Play
https://play.google.com/store/apps/details?id=com.nhs.online.nhsonline
Apple store
https://apps.apple.com/us/app/nhs-app/id1388411277?ls=1
Quindi problemi non di poco conto, ma che per qualcuno invece sono solo mali necessari e lo dimostra il fatto che paesi come la Francia stanno per abbracciare questa metodologia (con non poche polemiche interne). La App francese si chiamerà StopCovid ed è ancora in fase di pubblicazione sugli store di Google e Apple.
Altri 17 stati della Comunità europea, invece, stanno valutando il sistema decentralizzato. Paesi come Svizzera, Austria e soprattutto Estonia hanno già le loro App che, sfruttando la connessione a corto raggio tra due dispositivi provvisti di bluetooth, permettono la costruzione di uno storico delle connessioni con dati georeferenziati. Dati cifrati e protetti con "chiave" per X giorni dopo i quali i dati si distruggono. Ovvero il protocollo DP3T.
Facciamo un esempio: A e B si incontrano, si registrano le chiavi.
Se dopo 10 giorni B si scopre positivo tutte le persone che nei 14 giorni precedenti sono entrati in contatto con B, quindi anche A, riceveranno un avviso.
Il sistema (che per dimostrare la sua efficacia come minimo deve essere installato sui dispositivi della metà della popolazione...più o meno il numero di account Facebook in Italia) è stato introdotto dall'insolita coppia Apple & Google e ha avuto un sviluppo incredibilmente veloce tanto che due giorni fa, il 29 aprile 2020, Apple ha rilasciato un aggiornamento alla beta di iOS 13.5 (quindi disponibile solo per sviluppatori)...e il risultato è visibile nell'immagine riportata qui a destra.
La nuova versione include le nuove API per la notifica dell’esposizione che dovrebbero aiutare le autorità sanitarie a tracciare la diffusione del COVID-19.
Ciò significa che gli sviluppatori possono ora iniziare a scrivere app che sfruttano questa API. C’è anche un pulsante, ad uso degli utenti, che consente di attivare o disattivare la partecipazione alle notifiche di esposizione al COVID-19.
La build include inoltre uno sblocco più semplice dell’iPhone quando indossiamo la mascherina. Se i sensori Face ID rilevano che l’utente sta indossando una maschera, il sistema lo reindirizza con un popup alla schermata del passcode, in modo quasi istantaneo.
Nel frattempo anche Google ha rilasciato l’aggiornamento del suo Google Play Services, che include la funzione di Notifiche di Esposizione ed un SDK d’accompagnamento per permettere agli sviluppatori di integrare il tutto nelle app di tracciamento per il coronavirus.
Curioso il caso della Norvegia dopo il lancio della App Smittestopp
Google Play
https://play.google.com/store/apps/details?id=no.simula.smittestopp
Apple store
https://apps.apple.com/no/app/smittestopp/id1506165384
A pochi giorni dal rilascio sono stati segnalati molti problemi, dal consumo di energia, in particolare sulla versione Android, alla facilità di falsificare i messaggi e renderli virali.
Tutti questi aggiornamenti, però, non hanno fatto i conti con i dispositivi presenti nelle mani della popolazione mondiale. Infatti il maggior problema che Google & Apple stanno affrontando è relativo al chip Bluetooth Low Energy, non presente su quasi 2 miliardi di dispositivi attualmente in circolazione.
Scenario quantomai variopinto quello europeo, che almeno può contare sul parere favorevole della Commissione UE che, proprio in questi giorni, si è espressa a favore dello sviluppo di nuove metodologie per affrontare l'espansione del Covid-19.
Allargando lo sguardo, invece, cerchiamo di capire cosa sta succedendo anche nel resto del Mondo.
In Israele spopola la App Track Virus, arrivata ad avere 4 stelle su 5 ed oltre 100.000 download. Teniamo sott'occhio questa interessante App rilasciata sul sito NoCamels.com anche alla luce del del fatto che lo sviluppatore sta lavorando ad una versione italiana della stessa App.
NoCamels.com
https://nocamels.com/2020/03/israeli-app-alert-coronavirus-exposure/
Google Play
https://play.google.com/store/apps/details?id=org.track.virus
Apple Store
https://apps.apple.com/us/app/track-virus/id1504436168
In Cina è TraceTogether la App più utilizzata. Un sistema, quello cinese, da analizzare con le pinze dato l'attaccamento "morboso" che il regime ha nei confronti dei dati della sua popolazione. Un sistema che prevede un mix tra sistema centralizzato e decentralizzato dove l'utente utilizza sì la tecnologia bluetooth ma contemporaneamente registra il proprio numero di telefono su di un server, a cui il Governo attinge per informazioni.
https://www.tracetogether.gov.sg/
https://youtu.be/buj8ZTRtJes
Google Play
https://play.google.com/store/apps/details?id=sg.gov.tech.bluetrace
Apple Store
https://apps.apple.com/sg/app/tracetogether/id1498276074
Altro caso curioso è quello dell'Australia dove, a distanza di poco meno di 5 ore dal rilascio, la App COVIDSafe è stata scaricata da 1 milione di cittadini. Un ulteriore esempio di efficenza della popolazione australiana.
Google Play
https://play.google.com/store/apps/details?id=au.gov.health.covidsafe
Apple Store
https://apps.apple.com/au/app/covidsafe/id1509242894
E infine diamo un rapido sguardo anche alla situazione negli USA. Sì, proprio alla nazione che ha dato i natali al Russia Gate.
La App Private Kit (sviluppata al Massachusetts Institute of Technology di Boston e che porta anche tre firme italiane) è entrata nelle simpatie di Donald Trump il quale ha lui stesso detto "Molto interessante. Molto nuovo"
E se lo dice lui che di dati ne capisce...
Google Play
https://play.google.com/store/apps/details?id=edu.mit.privatekit
Apple Store
https://apps.apple.com/us/app/private-kit-prototype/id1501903733