MARIO LOGROSCINO: memoria e visione

Parte il secondo anno di attività della Fondazione "Leopardi nella sua luce": ai percorsi di supporto e accompagnamento in ambito sanitario si affianca il progetto “Mario Logroscino, memoria e visione” legato alla storia dell’ente e del suo fondatore.

«Dopo il primo anno di attività, periodo esplorativo ricco di approfondimenti sanitari, proposte socio-culturali e contestualmente di analisi, nella sua seconda annualità la Fondazione, cogliendo la pausa dettata dall'emergenza Covid, intende ripartire da “Don Mario“» afferma la presidente Francesca Sbiroli.

L’ente, infatti, costituito nel 1976 a Putignano con Decreto del Presidente della Repubblica, ha uno statuto e un regolamento interno che derivano dalle disposizioni morali contenute nel testamento di Domenico Mario Logroscino. Nojano di nascita, “don Mario” è stato un uomo di cultura innamorato della nostra cittadina e con una profonda passione letteraria. Alla sua morte decise di donare tutti i suoi beni all’ente ospedaliero Santa Maria degli Angeli attraverso una fondazione.

Un appuntamento con cadenza settimanale per approfondire le vicende che hanno coinvolto la Fondazione a partire dall’anno della sua nascita, ma anche aneddoti e curiosità sulla vita del suo fondatore, su chi l’ha conosciuto, sull’ente e sulla sua tanto amata Putignano. Svelando aspetti inediti e dettagli di cronaca rimasti fino a oggi velati dal mistero di un personaggio schivo e per questo poco conosciuto.

Cura l’approfondimento storico-culturale lo staff di comunicazione composto da Silvia Lopriore, Rossana Paolillo e Daniela Sportelli, individuate dall’ente a seguito di un corso di approfondimento professionale curato dal giornalista Gianluigi De Vito nella prima annualità di “Comune Benessere” della Fondazione Leopardi nella sua Luce.

«Uno sguardo alle origini, completo e anche consapevole, è necessario per poter guardare al futuro e costruire un cambiamento» conclude la presidente Francesca Sbiroli.

 


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